La parola al dermatologo per una diagnosi immediata. Il primo passo per iniziare un percorso di cura efficace per un qualsiasi problema di capelli è un'attenta valutazione della storia familiare...
...degli stati fisiologici, delle abitudini alimentari, delle malattie avute o in corso, dell'uso di farmaci o cosmetici. Nell'esame obiettivo macroscopico ad epiluminescenza si osserverà se si è in presenza di un diradamento diffuso o localizzato dei capelli e se tale diradamento è stato preceduto da assottigliamento evidente dei capelli. L'osservazione del cuoio capelluto potrà facilmente evidenziare la presenza di cicatrici, atrofie, ustioni, infezioni, dermatite seborroica, psoriasi o altro.
Sembra un luogo comune ma l’autunno è una stagione importante per i nostri capelli, reduci dalla stagione estiva e dagli stress naturali ad essa connessi (caldo, sole…).
E’ il momento giusto per ricordare alcuni suggerimenti e per informare sulle possibili cause spesso alla base di diradamenti o cadute.
Partiamo dall’alimentazione e dal suo legame con la salute dei capelli. Un legame ormai consolidato, proprio perchè spesso si sottovaluta l'importanza di ciò che si mangia. Le regole alimentari ci possono aiutare perché i capelli sono le strutture a più alta velocità di crescita del nostro organismo. Le cellule della nostra capigliatura si riproducono con grande rapidità ed hanno un bisogno costante di vitamine e sali minerali che non sempre una dieta equilibrata può apportare, meglio, quindi, aiutarle a crescere con integratori specifici per capelli. Fondamentale il ferro, soprattutto per le donne che hanno perdite mestruali abbondanti, ed inoltre lo zinco e il magnesio. Vitamina A, C, E, presenti in ricche quantità nella frutta, verdura e nei legumi, hanno uno spiccato effetto anti radicali liberi e ne completano l’apporto nutrizionale nei mesi primaverili. E’ sufficiente esaminare ogni bulbo del cuoio capelluto con un dermoscopio ad epiluminescenza (lo stesso strumento usato per la mappa dei nei) per studiarne difetti, atrofie o alopecie areate.
Continuando il nostro excursus non dobbiamo dimenticare lo stress, le nevrosi e le paure, già in età scolare, possono provocare diradamenti o perdite dei capelli in chiazze. Ad esserne più colpiti sono i ragazzi e gli adolescenti con alopecia a chiazze o gli adulti con diradamento della zona frontale (Alopecia androgenetica) ovvero una caduta molto precoce dei capelli, che inizia proprio dai 18-19 anni per aggravarsi dopo i 25-30 anni.
La mancanza di vitamine e sali minerali, le dermatiti e la seborrea con prurito ed arrossamenti del cuoio capelluto, unite al fumo ed ad un accumulo di radicali liberi, finiscono con il danneggiare la radice del capello, accellerandone la caduta.
Una dieta sana ed uno stile di vita corretto possono incidere sulla longevità della chioma di uomini e donne. La parola al dermatologo per una prima ed accurata valutazione e per studiare le possibili soluzioni fino ad arrivare ad infiltrazioni di vitamine e gel piastrinici nei casi più gravi, senza alcuna invasività.
La caduta dei capelli non è un fattore genetico dominante, quindi prima si interviene e migliori saranno i risultati estetici, senza il bisogno di dover ricorrere a trapianti a micro innesti che, se pur validi, rappresentano l’estrema ratio di una situazione risolvibile con trattamenti medici in una buona percentuale di casi.